Bicicletta e mobilità ciclistica. Utile oggi, indispensabile domani.

Qual è lo stato di salute della mobilità ciclistica nel nostro territorio, dopo un anno di lockdown? Abbiamo chiesto a Giulietta Pagliaccio, ex-presidente FIAB nazionale e da sempre in bicicletta nel Sud Milano di parlarcene.

Qual è lo stato di salute della mobilità ciclistica nel nostro territorio, dopo un anno di lockdown? Abbiamo chiesto a Giulietta Pagliaccio, ex-presidente FIAB nazionale e da sempre in bicicletta nel Sud Milano di parlarcene. Quello che segue è il suo contributo. Ne esce un ritratto in luci e ombre di una realtà che sta migliorando, ma che dovrà essere ulteriormente implementata per evitare di tornare a un traffico solo automobilistico alla fine della pandemia.

E’ appena terminato un anno che ricorderemo tutti come “quello della pandemia”: un anno che ci ha cambiato la vita, da molti punti di vista, e che ci ha costretto a rivedere anche la nostra quotidianità, le nostre certezze, il modo di lavorare, studiare o di fare vacanza.

Abbiamo imparato, ad esempio, che lavorare da casa non è poi così male, ma ha degli effetti collaterali negativi sulle città che, improvvisamente, si ritrovano a dover fare i conti con la mancanza delle persone. Se c’è una cosa che ci ha reso evidente la pandemia è che le città vivono se ci sono le persone…persone in carne ed ossa che si muovono, si ritrovano, socializzano, cercano spazi da condividere, negozi con vetrine da guardare, bar per un caffè o un ristorante dove mangiare. La città è un corpo vivo le cui cellule vitali sono le persone che la vivono – e fatemi aggiungere – a piedi o in bici e non dentro scatole di metallo.

La pandemia ci ha fatto scoprire quanto ci manca, ad esempio, l’attività fisica: mai come durante il periodo di lockdown si sono viste frotte di persone che correvano, andavano in bici o semplicemente passeggiavano anche in barba ai divieti del momento.

Le persone hanno scoperto la natura, il bello di potersi muovere in mezzo al verde e in spazi aperti, spazi che spesso si trovano non lontano da casa ma che abbiamo sempre un po’ snobbato perché presi dai nostri molteplici impegni per poi ripiegare sulla palestra per poter fare un po’ di movimento.

La pandemia ci ha restituito una realtà fatta di cose diverse, come la spesa sotto casa, ma ci ha fatto riscoprire anche la bicicletta come mezzo di trasporto.

Le code davanti ai negozi di biciclette sono state la rappresentazione plastica di una situazione del tutto inedita e il BONUS BICI ha sicuramente avuto una parte importante in questa piccola rivoluzione, ma fatemi dire che il cambiamento era già in una fase avanzata seppur latente e sotto traccia: anni e anni di attività di associazioni come FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – hanno aiutato molte persone a cambiare il proprio modello di mobilità quotidiana e molte altre erano più o meno pronte: consapevoli che l’uso dell’auto è sempre meno efficiente per una gran parte degli spostamenti quotidiani.

Questa nuova consapevolezza è emersa, finalmente, anche nella politica nazionale e locale: niente di esaltante, sia chiaro, ma ci sono segnali interessanti verso un nuovo modello di mobilità, segnali concreti come 137,2 milioni di euro di risorse messe a disposizione dal Ministero dei Trasporti per le Ciclovie Urbane.
Le nuve risorse per la nostra Regione ammontano complessivamente per gli anni 2020 e 2021 a 17.747.338€.

Nuove risorse insieme ad una nuova consapevolezza che le città hanno bisogno di una struttura anche urbanistica diversa per affrontare il futuro: stanno modificando il nostro territorio … e sicuramente molti di voi se ne sono già accorti.

Sta nascendo nella nostra zona una nuova viabilità, più attenta alle esigenze di chi usa la bicicletta ogni giorno. Cito solo alcune situazioni molto interessanti: la nuova ciclabile che unisce San Donato Milanese a Peschiera Borromeo, quella di San Giuliano-Civesio-Sesto Ulteriano, la sistemazione del tratto di Via Emilia di Melegnano che, grazie ad un intervento anche di moderazione della velocità e la realizzazione di diversi passaggi pedonali sicuri oltre che di percorsi ciclabili nei due sensi di marcia, ricuce un pezzo della città di Melegnano che ha sempre sofferto dell’isolamento dal centro cittadino dovuto al “taglio” prodotto dalla grande arteria e che, dopo questo intervento, avrà un aspetto più urbano e garantirà una maggiore sicurezza per tutti.

Ma le novità non finiscono qui.
La città di Melegnano ha finalmente una nuova strada scolastica, chiusa al traffico nei momenti di accesso alla scuola: impedire il transito delle auto nei pressi della scuola significa dare priorità alla salute e al benessere psicofisico dei più piccoli, un piccolo gesto di cui però beneficiano anche i grandi che (re)imparano così a muoversi a piedi o in bicicletta verso la scuola…. attraverso i bambini, i grandi a poco a poco riescono a cambiare le proprie abitudini.

Sono cresciuti nel frattempo anche servizi innovativi per i più piccoli: il pedibus a Vizzolo Predabissi, Melegnano e Riozzo e il bicibus a Cerro al Lambro stanno insegnando alle nuove generazioni che andare a scuola a piedi o in biciclette in compagnia è una sana abitudine quotidiana che può indurre il cambiamento anche nella struttura stessa della città.
Lo scorso novembre, il comune di Cerro Al Lambro ha messo a disposizione alcune risorse attraverso il Bilancio partecipativo: non è un caso che il progetto più votato sia stato quello della riqualificazione urbana del piazzale davanti alla scuola di Riozzo, per farne un luogo più accogliente e sicuro per i piccoli!

Insomma, come tutti i momenti di crisi, anche quello prodotto dalla pandemia deve essere un’occasione da non sprecare: cambiare verso un modello di sviluppo basato su una nuova economia attenta all’ambiente, alla salute e benessere delle persone è sicuramente un’occasione che non possiamo permetterci di perdere. E ognuno ha un compito importante nell’assecondare questo percorso verso una società nuova, a partire dal nostro modo di vivere le città, anche in sella ad una bicicletta.

FIAB Melegnano www.fiabmelegnano.it  – info@labicimelegnano.it – 348 9752878)

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