Il morso della vipera – Recensione –

In libreria da oggi, “Il morso della vipera” di Alice Basso. L’autrice, ci propone una nuova protagonista, Anita Bo, che ben si presta a farsi amare tanto quanto Vani Sarca, la protagonista della serie precedente.

Esce oggi “Il morso della vipera” di Alice Basso, Garzanti ed. 302 pagg. anche in e-book.

Torino, 1935, Anita Bo è una ventenne che sembra avviata al destino scritto per ogni giovane donna in epoca fascista: moglie e madre di una numerosa prole da regalare al Duce. Anita è una ragazza intelligente e sa usare tutte le armi a sua disposizione per trarre sempre il meglio da ogni situazione. Chiede quindi al fidanzato, Corrado Leone, un giovane perbene e di buona famiglia, di consentirle di lavorare almeno per 6 mesi per, come argomenta lei, “… poter insegnare alle mie ragazze a cavarsela nel mondo esterno …” Grazie alla sua prontezza, Anita ottiene un lavoro presso le Edizioni Monné, dattilografa le storie, gialli americani, pubblicate sulla rivista Saturnalia e tradotte da Sebastiano Satta Ascona, uno dei due soci della casa editrice, autore dei racconti del commissario Bonomo, esempio di buon fascista. La ragazza si appassiona alle storie americane e impara molto dai protagonisti. Durante una cerimonia alla quale partecipa tutta la città, una donna anziana viene arrestata perchè afferma che un eroe di guerra in realtà è un assassino. Anita preoccupata per la signora anziana, vuole vederci chiaro e indagherà per scoprire la verità coadiuvata dal suo capo.

Alice Basso scrive bene, non è mai banale, usa l’ironia come un cesello, è moderna, preparata. Da queste premesse, non potevano che uscire un personaggio forte e delle vicende di assoluto interesse. Si intuisce un attento lavoro di ricerca e preparazione, di modifica e rifinitura. Mentre leggevo ho riso molto, sia di alcuni personaggi sia di alcune situazioni che sono riuscita ad immaginare perfettamente. Ho pensato a mia madre, che quel periodo aveva vissuto, alle cose che mi aveva raccontato e ci ho trovato molte corrispondenze. Nel momento storico che stiamo vivendo, abbiamo più che mai bisogno di sapere cosa sia stato il fascismo e il libro di Alice Basso, con tanta ironia, racconta uno spaccato di vita di gente comune molto interessante. Particolarmente azzeccato il gioco fra Anita e la sua amica Clara di italianizzare le parole straniere. Ho apprezzato, fra tante altre cose, l’idea di Anita dell’escamotaggio, ovviamente non vi svelerò nulla, leggete e capirete. Mi sono piaciuti i personaggi femminili descritti, Anita, Clara e la prof. Candida, anni luce avanti.. Queste donne PENSANTI mi piacciono proprio tantissimo. Sono convinta che il libro avrà il successo che si merita, Anita e le sue amiche hanno grandissime potenzialità!

Alice Basso a Maggio in Giallo 2019

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