Le elezioni al tempo del COVID

Prime avvisaglie di campagna elettorale a San Giuliano.

Non saranno abbinate ad altre elezioni, anche se ci sarà qualche influenza con quelle nel comune di Milano.

E’ ancor presto per capire quanto sapranno attirare l’attenzione in un periodo in cui la pandemia sta tenendo occupati i nostri pensieri. Non fosse altro per la concomitanza delle elezioni con le vaccinazioni COVID (sempre che le elezioni si svolgano alla scadenza naturale). Inoltre le inevitabili limitazioni ai contatti personali (mascherine, assembramenti, etc.) avrà una influenza sicuramente non secondaria sulle modalità della campagna elettorale.

Un punto di partenza è il riferimento agli schieramenti della realtà nazionale: centro destra da una parte, centro sinistra, con tutte le sfumature del caso, dall’altra. Ed è molto probabile che sarà così anche a San Giuliano. Con l’incognita legata, inevitabilmente, alla capacità di traino di chi ci metterà la faccia, i candidati sindaci in testa.

Ufficialmente nessuno si è ancora schierato ma qualcosa è già possibile intuire e scopo di queste righe è quello di fare il punto della situazione all’inizio del 2021.

Il centro destra ha il suo punto di forza nell’avere il sindaco uscente Marco Segala che probabilmente (sarebbe incomprensibile una scelta diversa) sarà a capo della coalizione. In questi anni molte cose sono cambiate, non ultimo l’aumento del peso della Lega  e di Fratelli d’Italia rispetto a quello di Forza Italia (partito di appartenenza dell’attuale sindaco). Una Lega in cerca di maggiore visibilità (attualmente è rappresentata da consiglieri comunali provenienti in gran parte da altri comuni) potrebbe essere il principale problema per un candidato che può portare a suo vantaggio una oggettiva serie di realizzazioni in questi anni (piste ciclabili, sponde Redefossi, conti pubblici, etc.). Interessante sarà come riuscirà ad equilibrare l’area centrista (da cui proviene) con le frange più a destra.

Il centro sinistra sembra si stia presentando con due coalizioni, confermando la tipicità di questa area nel dividersi. La prima è stata annunciata in questi giorni e dovrebbe essere composta da Partito Democratico, Movimento 5 stelle, Sinistra Italiana e Rifondazione Comunista. Un’alleanza che, pur nella novità della presenza del Movimento 5 stelle,  ricalca sostanzialmente quella nazionale, che senza un candidato sindaco “forte e nuovo” corre però il rischio di essere e rappresentare qualcosa di “già visto” (nel bene o nel male, lascio a chi legge il giudizio).

L’altra coalizione sembra sarà composta da Italia Viva e Azione (il partito di Calenda).Una coalizione composta prevalentemente da ex PD che oltre al rischio menzionato del “già visto”, hanno anche il problema di una consistenza elettorale ancora da verificare (nessuna di queste forze si è mai presentata ad una competizione locale). Per eventuali altre forze a sinistra, sarà da valutare se ci potrà essere una presenza.

Una incognita potrà essere la presenza di eventuali liste civiche, con la candidatura indipendente dagli schieramenti di personaggi “forti e con seguito” in grado di influire più per la capacità di togliere dei voti ad una coalizione che per poter avere opportunità di successo.

Ai nastri di partenza il candidato favorito è sicuramente l’attuale Sindaco Marco Segala, ma sappiamo che la politica e soprattutto gli “umori” dell’elettorato fanno sì che eventuali sorprese possono essere sempre dietro l’angolo.

Come anticipato sarà nostra cura dare spazio a quello che succederà, evitando i “cori da stadio” modello Facebook, ma anche gli articoli compiacenti sulla stampa.

D’altronde questo è proprio il significato di …….STACCO  

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