#people (foto di Luca Orlandi)

Opportunità mancate

Sabato 2 marzo, Milano. Oltre duecentomila persone. Manifestazione enorme percorsa, in mezzo, da bandiere della pace e bandiere dell’Italia. Profilo basso anche per i tre candidati delle Primarie del PD e per i politici presenti. Si sa, le manifestazioni nel capoluogo lombardo raccolgono talmente tanta gente che è possibile immaginare che, qualcuno, un pensiero di strumentalizzazione lo possa fare. Ma comunque, nonostante le migliaia di persone, livello estremamente rispettoso della manifestazione stessa: prima le persone. Perché è giusto – o quanto meno elegante – che non ci siano bandiere di partito in manifestazioni di questo genere?

Ci ritorniamo dopo.

Passo indietro. Sabato 23 febbraio, Melegnano. Quasi duemila persone. Tanta gente, tante famiglie, tantissimi scout. Nessuna bandiera di partito. Qualche bandiera del sindacato, qualcuna dell’ANPI, ma nessun partito. Molti comuni a sostegno. La personale vergogna di non vedere il mio comune rappresentato. Una folla, tranquilla e non violenta che dice no al razzismo. Ritornando al quesito precedente: è elegante che non ci siano bandiere di partito per due motivi: il primo, si evita ai malpensanti, appena intravista una mezza bandiera, di dire “Ah, è la manifestazione del partito X? Ah, se lo sapevo non venivo” – detto proprio così, coniugando i verbi in quella maniera. Il secondo, viviamo un periodo storico in cui Politica = Partiti e “sono tutti uguali!” – ma sta pian piano scemando, si sono accorti che anche i MoVimenti sono uguali ai partiti.

Dobbiamo dunque stare attenti a questo passaggio: se io non aderisco a una manifestazione antirazzista, è perché sono razzista? Se io non partecipo a una manifestazione antifascista, è perché sono fascista? Se io non partecipo a una manifestazione per il lavoro, e perché sono uno sfaticato? Certo che no, non partecipo perché sono di destra. Perdonate la semplicità di pensiero, ma provate a pensarci: le sopra indicate manifestazioni, il 25 aprile, il 1° maggio: si fa di tutto un calderone e, secondo me, correttamente. Eh sì, perché i valori e ideali citati sopra – a meno che tu faccia parte di movimenti o partiti dichiaratamente ispirati al fascismo – casa pound o forza nuova – dovrebbero – lo sottolineo, dovrebbero – essere valori e ideali di tutti i cittadini Italiani che si riconoscono nella costituzione. Antifascisti, antirazzisti e per una Repubblica fondata sul lavoro.

Dovremmo provare a rimetterci tutti sotto l’ala protettrice del buon senso dettato dalla nostra Costituzione, perché è l’unico vero libro che può unirci tutti, forse scopriremmo anche di non essere così tanto diversi e – messaggio ai politici di mestiere – considerare l’idea che un leghista possa avere idee – condivisibili o meno – su tematiche di immigrazione e altro ma comunque considerarsi antirazzista e antifascista. E dimostralo anche. Come? Temo ci saranno tante altre occasioni, mala tempora currunt.

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