Questo racconto è un racconto speciale dedicato, d’accordo con Marcello Bivona, a una persona speciale: la capitana Carola Rackete, comandante della nave Sea Watch.
Lo possiamo fare perché il libro che Marcello ha scritto racconta di una storia di emigrazione “al contrario”; di italiani prima imbarcati sui barconi verso la Tunisia, e poi di ri-immigrazione nel paese d’origine, l’Italia, spinti via dal paese d’accoglienza al grido di “La Tunisia ai Tunisini”. E’ davvero preoccupante come la storia si ripeta senza che le persone si curino d’imparare, di ricordare.
A questo servono queste pagine: a esibire un ricordo, a ricostruire un’esperienza; a investigare il passato guardando al futuro. E’ una storia di persone che hanno attraversato il loro tempo, a volte inconsapevolmente, a volte con coraggio, a volte con timore; quasi sempre con la consapevolezza di una Patria che “non conoscevamo, ma dalla quale non eravamo riconosciuti”.
Non fa sconti, Marcello, nel ricostruire la storia di un popolo fatto di poveracci, contadini, proletari, malviventi in fuga, che scappa dall’unità d’Italia e dalla miseria in cui sprofonda il Sud italiano. Non fa sconti ma il suo è un racconto lieve, rispettoso, sempre attento ai cambiamenti e curioso, appassionato. Senza dubbio lo ispira il profondo sentimento d’amore per i genitori e per il popolo italiano. Persone, facce, che erano in quel momento, prima del 1959, prima della diaspora tunisina, tutto il legame esistente con una Patria lontana, che diventerà ancor più distante dopo il rientro, dopo i campi profughi, dopo la “integrazione forzata” così distante da quella convivenza appassionata di corpi, lingue, religioni, cibi e colori a cui erano abituati lui e la sua famiglia.
Per questo che ne scaturisce un racconto di grande umanità e, soprattutto, di grandissima attualità. Proprio nei giorni in cui un piccolo Golia sfida il grande Davide dell’indifferenza e dell’ipocrisia e vince, qualunque possa essere il risultato dello scontro.
Estratti dal film di Marcello Bivona “Ritorno a Tunisi”.
Dal sito di RecSando la presentazione del libro “L’ultima Generazione” a San Giuliano Milanese, il 4 giugno 2019.
Intervista, riprese e montaggio: Massimo Molteni
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1 thought on “Quando i barconi eravamo noi”
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Conosciamo Marcello da sempre e lo abbiamo sempre apprezzato per la sua integrità e lucidità nel considerare gli avvenimenti del vivere insieme in un’ Italia che cambia e che facilmente dimentica. Gli auguriamo che questo suo scritto possa aiutare a comprendere come la storia rischi di ripere i soliti errori.