VILLA ANGELINO: UN PEZZO DI STORIA DI SAN GULIANO

Un edificio storico lascerà posto a una palazzina. La mobilitazione per capire cosa si può fare, sempre che non sia troppo tardi.

Domenica mattina un gruppo di cittadini di San Giuliano si è trovato di fronte a Villa Angelino, all’angolo tra via Trieste e via Costituzione, per discutere su come organizzarsi per difendere questo edificio storico a fronte della nuova palazzina prevista (il cui progetto è facilmente reperibile in rete).

La vicenda era già emersa nei giorni scorsi sui social e su alcuni quotidiani locali, dove hanno trovato spazio le ragioni di chi vuole provare a difendere quel pezzo di storia di San Giuliano, il bellissimo giardino e un angolo di città obiettivamente suggestivo.

Le risposte tecniche fornite dall’Amministrazione fanno invece leva sull’impossibilità di intervenire a fronte dei diritti edificatori dei nuovi proprietari.

Fino a qui la cronaca che probabilmente molti conoscono.

Ma durante il presidio di domenica sono emerse alcune considerazioni interessanti.

Innanzitutto la volontà di non accontentarsi della risposta tecnica a fronte di un tema che, evidentemente, ha un significato che va oltre le mere volumetrie e richiama il valore storico, culturale e paesaggistico di quella villa. E quindi la decisione di procedere sia sul fronte della sovrintendenza, sia su quello della mobilitazione dei cittadini (personalmente sono rimasto colpito dalle persone che si sono fermate al presidio per capire ed esprimere la propria opinione, pur passando di lì senza averne l’intenzione).

Poi anche la riflessione sulla viabilità della zona, in un contesto di vie strette e di sensi unici nelle quali circolerebbero ulteriori auto.

Ed infine la domanda, sconsolata, sul perché ci si ritrovi a discutere e a mobilitarsi per questa vicenda a pochi giorni dall’inizio dei lavori e non quando, per esempio, la richiesta di permesso di costruire sia arrivata negli uffici del Comune (primavera 2020). Perché gli uffici fanno il proprio lavoro, come ovvio, ma la politica può e deve fare la sua parte. Possibilmente in tempo utile.

Forse questa domanda rappresenta un po’ la metafora più generale del dibattito pubblico sangiulianese, sulla quale tutti dovremmo interrogarci.

PS: Nella giornata di domenica è stata lanciata la petizione online “Salviamo villa Angelino e i suoi alberi” che in soli due giorni ha già raccolto le 500 firme che si proponeva come obiettivo.

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