{"id":2073,"date":"2021-05-12T14:39:20","date_gmt":"2021-05-12T12:39:20","guid":{"rendered":"https:\/\/stacco.eu\/?p=2073"},"modified":"2021-09-16T10:39:53","modified_gmt":"2021-09-16T08:39:53","slug":"scrivere-che-passione-3-4","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/stacco.eu\/scrivere-che-passione-3-4\/","title":{"rendered":"Scrivere, che passione 3\/4"},"content":{"rendered":"\n

Il terzo incontro \u00e8 quello dedicato a Gino Marchitelli, il suo libro “Panico a Milano” RedDuck ed, a distanza di un paio di mesi dall’uscita \u00e8 ancora molto richiesto. Nelle puntate precedenti ho chiacchierato con Fabiola Liuzzi<\/a>, per ho proseguire con il secondo pezzo<\/a> chiacchierando con Stefano Corbetta. <\/p>\n\n\n\n

M.<\/strong> Gino, quanti libri hai scritto fino ad ora?<\/strong> <\/p>\n\n\n\n

G.<\/strong> Con quest\u2019ultima uscita sono arrivato a 15 opere: 14 libri e la realizzazione di un DVD indipendenti.<\/p>\n\n\n\n

M. Sei uscito con “Panico a Milano” con un altro personaggio seriale, il prof. Moreno Palermo. Cosa ti affascina nella serialit\u00e0?<\/strong><\/p>\n\n\n\n

G.<\/strong> Nella serialit\u00e0, che contraddistingue il lavoro di un numero considerevole di autori e autrici, mi affascina la possibilit\u00e0 di costruire un percorso di relazione continuativa tra me, le lettrici e i lettori, e il o la protagonista. Credo che realizzare diverse \u201cpuntate\u201d della storia di un personaggio dia la possibilit\u00e0 all\u2019autore di rappresentare tanti aspetti della vita quotidiana, delle emozioni, delle tribolazioni, dell\u2019intimit\u00e0 dei personaggi che in un solo volume non potrebbero essere espresse completamente perch\u00e9 spesso sono gli accadimenti della vita che ci mettono di fronte alle nostre consapevolezze, fragilit\u00e0 e cambiamenti. Anche i personaggi vivendo in questo modo vanno seguiti nei loro cambiamenti. Per questo motivo ritengo che la sequenza di pi\u00f9 storie con personaggi seriali riesca a trasmettere ai lettori la complessit\u00e0 delle figure consentendo all\u2019autore di scavare in quegli aspetti delle personalit\u00e0 che con una singola storia potrebbero risultare riduttivi o raccontati in modo pi\u00f9 superficiale.<\/p>\n\n\n\n

M.<\/strong> Ti muovi prevalentemente nel genere giallo\/noir, per\u00f2 hai scritto anche altro \u201cCampi Fascisti\u201d p.es. e ti sei spinto fino al libro per bambini, come cambia la scrittura rispetto ai generi?<\/strong><\/p>\n\n\n\n

G.<\/strong> Ovviamente in quelli per i bambini (a proposito vi annuncio che entro il prossimo anno dovrei consegnare all\u2019editore la seconda avventura dei topolini Ben & Tondo) cambia il linguaggio e si deve modificare il modo di presentare le emozioni rendendole fruibili ai bimbi ma, a mio parere, bisogna essere meno espliciti che nei romanzi per adulti e lasciare ai bambini la possibilit\u00e0 di costruirsi il mondo \u201cfantastico\u201d in cui la storia li precipita. Non a caso ho realizzato anche le canzoni legate al libro \u201cBen, Tondo & gatto Peppone\u201d che servono, negli incontri con le scuole \u2013 quando ahim\u00e8 si potevano fare \u2013 ad aumentare l\u2019empatia e l\u2019emozione degli alunni portandoli a riflettere sul contenuto intrinseco dei messaggi culturali senza spingere e\/o direzionare le loro menti. Devono arrivarci da soli, ognuno con il proprio portato emotivo legato alla propria cultura, famiglia e ambiente in cui vive. Sulle ricerche storiche, come Campi Fascisti, la modalit\u00e0 di scrittura \u00e8 pi\u00f9 nozionistica-giornalistica perch\u00e9 non \u00e8 consentita alcuna fantasia o \u201cdeviazione\u201d all\u2019autore ma l\u2019analitica rappresentazione, documentata e con fonti certe, della verit\u00e0 dei fatti che hanno profondamente segnato la Storia della nostra Repubblica. Ma non rinuncio al mio modo di scrivere nemmeno nelle ricerche, ovvero utilizzando un linguaggio semplice che consenta alle storie di arrivare ai lettori senza fronzoli o manipolazioni. La verit\u00e0 nuda e cruda che \u00e8 la base fondamentale della nostra Costituzione e che contiene le parole d\u2019ordine necessarie ad una democrazia onesta e pluralista che metta al centro il valore fondamentale della Libert\u00e0. E i modi con cui le parole vengono scritte nero su bianco sulle pagine dagli autori sono fondamentali.<\/p>\n\n\n\n

M. Pubblichi con editori importanti, ma non disdegni il crowdfunding, cosa mi dici della tua esperienza a questo proposito? Che tipo di rapporto ti lega con i lettori\/finanziatori?<\/strong><\/p>\n\n\n\n

G.<\/strong> In Italia non c\u2019\u00e8 l\u2019abitudine n\u00e9 la vocazione a considerare importanti i lavori indipendenti. Paghiamo una arretratezza culturale a volte davvero imbarazzante. Io non sono, per esempio, un amante del modo di vivere degli americani e del loro sistema sociale basato, in generale, sulla competizione senza limiti ma bisogna dire una cosa: nonostante la concorrenza e la corsa ad \u201cemergere\u201d negli Stati Uniti c\u2019\u00e8 la reale possibilit\u00e0 di poter presentare alla gente un proprio progetto personale e indipendente e chiedere sostegno e co-produzione alle persone attraverso la rete per realizzarlo. Gli esempi sono migliaia, \u00e8 la pubblicizzazione democratica delle proprie idee artistiche o lavorative. La rete ha aperto, con tutti i suoi limiti, spazi e possibilit\u00e0 di contatto tra le persone davvero impensabili fino a poco pi\u00f9 di un decennio fa. Nel nostro Paese le dinamiche economiche di potere rispetto ai progetti individuali, soprattutto artistici, sono micidiali e rappresentano una vera e propria trappola. Una palude nella quale qualsiasi artista – se tenta di fare qualcosa di suo senza avere legami con il business musicale, editoriale, giornalistico e culturale – viene fatto precipitare e fatto affogare. La dinamica economica in questi campi ha anche un altro grave limite, in Italia, ed \u00e8 quello della \u201cconsiderazione statica\u201d, ovvero la mancanza di considerazione per quegli artisti che NON siano gi\u00e0 conosciuti, affermati o sponsorizzati. Se andiamo a vedere, riferendoci al campo letterario per esempio, la stragrande maggioranza degli autori e autrici di grande successo hanno tutte\/tutti un \u201cprecedente\u201d: sono stati magistrati, avvocati, calciatori, giornalisti, personaggi pubblici e dello spettacolo di successo oppure di momenti particolari della Storia del nostro Paese ma soprattutto gi\u00e0 affermati e conosciuti. Non tutti ovviamente ma moltissimi.<\/p>\n\n\n\n

Come pu\u00f2 una persona di talento riuscire non dico ad emergere ma spesso anche solo a far leggere un proprio manoscritto quando i lavori non vengono presi nemmeno in considerazione, oppure giacciono mesi e mesi su scrivanie impolverate, mai aperti e poi scartati facendo pulizia negli uffici? A mio parere il desiderio e l\u2019intrigo dello scoprire talenti nell\u2019editoria \u00e8 quasi scomparso, si preferisce la via facile: quel giornalista \u00e8 conosciuto, \u00e8 uomo di spettacolo, va in televisione e allora via alla stampa di decine e decine di migliaia di copie di testi che spesso sono aberranti o peggio anti costituzionali e anti democratici. Prendiamo Bruno Vespa, come si fa a far pubblicare cos\u00ec tante falsit\u00e0 per ri-sdoganare il fascismo a un personaggio del genere che occorre ricordare fu autore di una delle pi\u00f9 vergognose interviste e dichiarazioni sulla morte di Pinelli nel 1969? Allora ben venga la possibilit\u00e0 di proporre alla gente un tuo progetto personale e chiedere di esserti al fianco nello sviluppo, finanziamento e produzione. La realizzazione di lavori liberi da condizionamenti e dalle catene della business machine \u00e8 un elemento di grande importanza che sta riuscendo a far breccia nel nostro sistema culturale che ha troppi e pesanti tratti di ottusit\u00e0. Io ho seguito e sostenuto con grande partecipazione e interesse alcuni pionieri del crowdfunding nel nostro Paese: dai Gang a Daniele Biacchessi, dagli Yo Yo Mundi a Beppe Giamp\u00e0, a Gi\u00f2 Bressanelli e ho scoperto un mondo, quello del sostegno collettivo dal basso che precedentemente era solo ad appannaggio dei sistemi di solidariet\u00e0 sociale ma non allargato alle arti. Nel tempo ho costruito rapporti di fidelizzazione e anche profonda amicizia con molti miei sostenitori e sostenitrici, siamo andati oltre il rapporto autore-finanziatore e siamo giunti alla \u201ccondivisione\u201d dei progetti da me proposti portandomi a mettere un impegno fortissimo per realizzare lavori che diano risposta positiva alla fiducia che mi \u00e8 stata concessa. E\u2019 ovvio che, nel mio caso, vorrei essere pubblicato e diffuso da editori importanti che riescano a far conoscere il mio lavoro ovunque cos\u00ec come faccio con i quattro editori con i quali collaboro, Jaca Book e Fratelli Frilli Editori in particolare, ma ci sono dei momenti in cui certi lavori, certe opere e certi progetti DEVONO uscire e basta. Non si pu\u00f2 attendere. A maggior ragione se il sistema editoriale si muove lentamente come un pachiderma e soprattutto NON da risposte. Agli autori e autrici, sia nel bene che nel male, bisogna rispondere e dare dignit\u00e0 all\u2019enorme sacrificio che comporta scrivere. Non importa se devi dire che quel lavoro \u201cnon interessa\u201d ma devi esprimere il giusto \u201crispetto\u201d al lavoro di tutti, come io rispetto l\u2019editore, l\u2019editore deve rispettare me. Punto. E\u2019 chiaro che sto facendo un discorso generico, che le variabili sono tante e vanno analizzate una ad una ma la sostanza \u00e8 che se una persona crede fortemente in un progetto, lo sottopone al giudizio preventivo della gente e ottiene il sostegno e la fiducia, deve poi essere conseguente e dare il meglio di s\u00e9 per ricompensare i suoi sostenitori. Io ne ho realizzati cinque, tutti portati a compimento con ottime risposte e superando sempre l\u2019obiettivo che mi ero riproposto e i sostenitori hanno ricevuto lavori importanti che hanno apprezzato pubblicamente. La linea dell\u2019indipendenza non la lascio di sicuro. Sempre pronto al lavoro, alle regole e alla collaborazione con gli editori, ma la mia libert\u00e0 non \u00e8 in vendita.<\/p>\n\n\n\n

M. In riferimento ai tuoi personaggi seriali, ne hai uno preferito?<\/strong><\/p>\n\n\n\n

G.<\/strong> Sicuramente il commissario Lorenzi \u00e8 un po\u2019 il mio preferito, sia perch\u00e9 \u00e8 stato quello che mi ha lanciato sia perch\u00e9 mi ha fatto ritrovare i legami con il mio passato, con la parte della mia vita vissuta a Lambrate dove sono nato e cresciuto dal 1959 al 1979. Mi ha fatto ritrovare i fili con la mia infanzia, con la mia adolescenza, con un mondo che non esiste pi\u00f9 dove ho imparato anche a vivere ed assimilare le storie e le lotte dei movimenti per il cambiamento della societ\u00e0. Dall\u2019oratorio alla strada, dall\u2019universit\u00e0 al Leoncavallo. Storia irripetibile. Poi mi ispira molto Tot\u00f2 Maraldo che spero di riproporre al pubblico con la Fratelli Frilli e mi intriga il nuovo personaggio a cui sto lavorando, il travagliato poliziotto di origini Pugliesi, Tony Siccardi, che operer\u00e0 tra Carovigno e Ostuni (BR), che dovrebbe arrivare entro un tempo ragionevole, spero, alla conoscenza delle lettrici e lettori.<\/p>\n\n\n\n

M. Veniamo alla stretta attualit\u00e0, pensi che la pandemia influenzer\u00e0 il nostro modo di comunicare? Come scrittore hai colto qualche spunto?<\/strong><\/p>\n\n\n\n

G.<\/strong> E\u2019 difficile riassumere in poche righe quanto profondamente il Covid abbia cambiato e cambier\u00e0 il nostro modo di vivere e le nostre abitudini. Diciamo che rappresenta una vera e propria rivoluzione sociale: ci ha messo davanti tutta la fragilit\u00e0 del nostro sistema sociale, economico e sanitario. Al momento rappresenta anche la distruzione delle relazioni sociali e personali dirette, di persona, e questo \u00e8 un danno enorme che avr\u00e0 bisogno di molto tempo per cicatrizzarsi e riportarci a qualcosa di simile a quello che eravamo \u201cprima\u201d. Gli strumenti comunicativi di massa, i cosiddetti social, stanno sicuramente svolgendo un ruolo importante \u2013 per chi li sa utilizzare bene e in modo corretto \u2013 perch\u00e9 ci consentono di non sentirci \u201csoli\u201d, in qualche modo hanno fatto in modo di mantenere vive e aperte le relazioni e le comunicazioni sociali e culturali, oltre che informative. Allo stesso tempo sono diventati anche un terribile e vergognoso veicolo di bugie, falsit\u00e0 e violenza. In questo mondo semi virtuale mancano regole chiare e controlli democratici corretti sui linguaggi e sulle fonti. Il nostro modo tradizionale di comunicare risente in modo pesante dello sbandamento causato dall\u2019enorme mole di informazioni false non controllate e non filtrate [non in senso di censura del potere ma di affidabilit\u00e0]. Ci sono troppi deficienti che in condizioni normali non avrebbero mai avuto il coraggio di dire le cretinate che la tastiera, il nascondersi dietro a uno schermo e il semi anonimato, hanno loro concesso. Questa presenza di bugiardi, falsi, ipocriti, negazionisti, fascisti e veri e propri cretini sono funzionali a ridurre e spezzare la grande portata rivoluzionaria che il web avrebbe dovuto essere, scavalcando le narrazioni del potere costituito. Come scrittore sto lavorando alla raccolta di testimonianze di chi ha avuto a che fare direttamente o indirettamente con il Covid perch\u00e9 credo sia necessario costruire documentazioni libere, testimonianze vere e dal basso, per avere poi dei documenti che non potranno essere oscurati dalla narrazione falsa che il potere scriver\u00e0 anche su questa terribile vicenda. Ho gi\u00e0 pensato al titolo \u201cLa Resistenza invisibile\u201d e ho gi\u00e0 raccolto una trentina di testi ma voglio darmi il giusto tempo per riflettere e far sedimentare l\u2019emozione per raccogliere qualcosa di importante e inconfutabile da consegnare a noi ma soprattutto a chi verr\u00e0 dopo di noi.<\/p>\n\n\n\n

M. Cosa stai leggendo?<\/strong><\/p>\n\n\n\n

G.<\/strong> Ho letto molto fino a un mese e mezzo fa (l’intervista \u00e8 stata fatta alcuni mesi fa, n.d.R.), adesso ho l\u00ec diversi libri da leggere ma sono fermo anche per via della forte promozione e lavoro di raccolta ordini e spedizioni del mio ultimo libro. Pensa che Panico a Milano ha esaurito la prima tiratura in meno di 14 giorni dall\u2019uscita e il 14 dicembre 2020 \u00e8 arrivata la prima ristampa. Una risposta incredibile e impensabile per me anche se gi\u00e0 dall\u2019uscita del romanzo \u201cL\u2019Assenza\u201d a fine 2019 e \u201cCampi Fascisti \u2013 una vergogna italiana\u201d ad aprile 2020, con tre ristampe in sei mesi, si era capito che stava cambiando e accadendo qualcosa di importante nel seguito ai miei lavori. Ho pronti sul comodino da leggere, a breve, l\u2019ultimo di Bruno Morchio (“Voci nel silenzio. Dalla quarantena, Bacci Pagano e gli spettri del passato” n.d.R.), il nuovo di Fabrizio Borgio (“Panni sporchi per Martinengo” n.d.R.), \u201cL\u2019ora buca\u201d di Valerio Varesi e \u201cUn amore\u201d di Dino Buzzati. Poi riprender\u00f2 la lettura dei nordici e sono incuriosito da Ilaria Tuti\u2026 tutte storie da assaporare mentre sar\u00f2 ultra preso con tutti i miei nuovi progetti.<\/p>\n\n\n\n

Grazie a Gino Marchitelli per aver riposto alle mie domande.<\/strong><\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"

Gino Marchitelli \u00e8 un eclettico autore che spazia dal noir al libro per bambini, non disdegna le canzoni ed \u00e8 sempre attivo con mille progetti<\/p>\n","protected":false},"author":5,"featured_media":2357,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"jetpack_post_was_ever_published":false,"_jetpack_newsletter_access":"","footnotes":"","jetpack_publicize_message":"","jetpack_is_tweetstorm":false,"jetpack_publicize_feature_enabled":true,"jetpack_social_post_already_shared":true,"jetpack_social_options":{"image_generator_settings":{"template":"highway","enabled":false}}},"categories":[8],"tags":[327,328,172,269,329,332,325,273,15,326,330,123,324,322,105,286,323,331,275],"jetpack_publicize_connections":[],"jetpack_featured_media_url":"https:\/\/stacco.eu\/wp-content\/uploads\/2021\/01\/IMG_20210512_100216-scaled.jpg","jetpack_sharing_enabled":true,"jetpack_shortlink":"https:\/\/wp.me\/parLcT-xr","jetpack-related-posts":[{"id":875,"url":"https:\/\/stacco.eu\/maggio-in-giallo-festival-del-noir\/","url_meta":{"origin":2073,"position":0},"title":"Maggio in Giallo – festival del noir","author":"Manuela Baldi","date":"20 Maggio 2019","format":false,"excerpt":"Una piccola associazione culturale organizza da quattro anni, autofinanziandosi un festival noir che diventa sempre pi\u00f9 conosciuto.","rel":"","context":"In "Cronaca"","block_context":{"text":"Cronaca","link":"https:\/\/stacco.eu\/category\/cronaca\/"},"img":{"alt_text":"","src":"https:\/\/i0.wp.com\/stacco.eu\/wp-content\/uploads\/2019\/05\/IMG_20190519_172319-1.jpg?resize=350%2C200&ssl=1","width":350,"height":200,"srcset":"https:\/\/i0.wp.com\/stacco.eu\/wp-content\/uploads\/2019\/05\/IMG_20190519_172319-1.jpg?resize=350%2C200&ssl=1 1x, https:\/\/i0.wp.com\/stacco.eu\/wp-content\/uploads\/2019\/05\/IMG_20190519_172319-1.jpg?resize=525%2C300&ssl=1 1.5x, https:\/\/i0.wp.com\/stacco.eu\/wp-content\/uploads\/2019\/05\/IMG_20190519_172319-1.jpg?resize=700%2C400&ssl=1 2x, https:\/\/i0.wp.com\/stacco.eu\/wp-content\/uploads\/2019\/05\/IMG_20190519_172319-1.jpg?resize=1050%2C600&ssl=1 3x, https:\/\/i0.wp.com\/stacco.eu\/wp-content\/uploads\/2019\/05\/IMG_20190519_172319-1.jpg?resize=1400%2C800&ssl=1 4x"},"classes":[]},{"id":2571,"url":"https:\/\/stacco.eu\/autunno-in-giallo\/","url_meta":{"origin":2073,"position":1},"title":"Autunno in Giallo","author":"Manuela Baldi","date":"22 Settembre 2021","format":false,"excerpt":"Il Festival Autunno in Giallo inizia il 23 settembre con una cena a San Giuliano Milanese. 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