{"id":3115,"date":"2022-02-08T11:30:25","date_gmt":"2022-02-08T10:30:25","guid":{"rendered":"https:\/\/stacco.eu\/?p=3115"},"modified":"2022-05-05T23:41:25","modified_gmt":"2022-05-05T21:41:25","slug":"la-vostra-normalita-ci-sta-stretta","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/stacco.eu\/la-vostra-normalita-ci-sta-stretta\/","title":{"rendered":"La vostra normalit\u00e0 ci sta stretta"},"content":{"rendered":"\n

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Il 4 febbraio, in tutta Italia, diversi studenti di scuola superiore hanno aderito ad uno sciopero indetto a seguito delle ultime decisioni ministeriali riguardanti l\u2019esame di maturit\u00e0. <\/p>\n\n\n\n

Il collettivo studentesco del Liceo Primo Levi di San Donato e San Giuliano Milanese ha deciso di presidiare l\u2019ingresso della sede per dare voce alle proprie esigenze e richieste dirette al Ministero e all\u2019istituto stesso. <\/p>\n\n\n\n

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L\u2019incontro previsto alle 8 del mattino \u00e8 durato due ore; gli studenti con slogan e striscioni hanno attirato l\u2019attenzione mediatica locale. \u201cAbbiamo scelto di parlare di quella che voi considerate la normalit\u00e0. Una normalit\u00e0 che comprende il malessere psicologico di un numero sempre pi\u00f9 elevato di ragazzi e ragazze adolescenti\u201d ha detto Mirko Gnesutta, rappresentante degli studenti. Continua poi il rappresentante: \u201dUna normalit\u00e0 che che comprende continui assembramenti sui mezzi pubblici per venire a scuola, che comprende uno stato degradante delle infrastrutture scolastiche e l\u2019incapacit\u00e0 della scuola italiana di affrontare temi di attualit\u00e0, celati sotto la maschera dell\u2019educazione civica. Ed \u00e8 in nome di questa normalit\u00e0 che ci chiedono di affrontare un esame di maturit\u00e0 che possa essere il pi\u00f9 possibile normale, ancora ignari del fatto che gli strascichi del periodo di emergenza che abbiamo vissuto e ancora stiamo vivendo segneranno inesorabilmente il percorso scolastico e non solo degli studenti della nostra generazione\u201d. <\/p>\n\n\n\n

Guidati dallo slogan \u201cla vostra normalit\u00e0 ci sta stretta\u201d il collettivo ha cominciato un corteo lungo il perimetro dell\u2019omnicomprensivo di San Donato, attirando sempre pi\u00f9 persone inizialmente intente ad entrare a scuola.<\/p>\n\n\n\n

Molti ragazzi, con innumerevoli interventi al megafono, hanno affrontato diversi punti che vedono l\u2019esame di maturit\u00e0 come \u201cla goccia che ha fatto traboccare il vaso\u201d, ovvero l’elemento che ha aggravato pericolosamente il rapporto tra studenti e coloro che decidono per gli studenti, precario gi\u00e0 da prima. \u201cLa scuola italiana ha bisogno di cambiamento. Ha bisogno di cambiamento perch\u00e9 noi ragazzi abbiamo bisogno di essere ascoltati. Abbiamo bisogno di educazione sessuale, di personale qualificato, di educazione sul tema della salute mentale, argomento divenuto molto delicato negli ultimi anni. Secondo il consiglio nazionale degli psicologi l’aumento di ragazzi con problemi di salute mentale ha subito una crescita spaventosa. E la scuola cosa sta facendo? Qual \u00e8 la priorit\u00e0 della scuola? Tornare alla normalit\u00e0 ovviamente, perch\u00e9 secondo loro \u00e8 di questo che abbiamo bisogno, perch\u00e9 in questi anni la priorit\u00e0 \u00e8 sempre stata la scuola, quando inizieranno ad esserlo anche le persone?\u201d.<\/p>\n<\/div>\n<\/div>\n\n\n\n

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Educazione sessuale ed educazione civica hanno occupato lungamente il dibattito: i ragazzi sentono il bisogno di essere guidati ed educati su temi che servono per affrontare la vita da adulti , temi che per\u00f2 le istituzioni non ritengono di importanza tale da essere considerati al pari delle altre materie. \u201cCi\u00f2 di cui veniamo a conoscenza dopo l\u2019et\u00e0 dello sviluppo siamo costretti ad apprenderlo da soli e questo perch\u00e9 il sesso, la masturbazione e l\u2019erotismo sono considerati ancora taboo all\u2019interno delle mura scolastiche e argomenti scomodi da affrontare in classe. E qual \u00e8 il risultato? Ci si ritrova tra i 15 e i 18 anni a non conoscere metodi anticoncezionali diversi dal preservativo o dalla pillola, a non conoscere n\u00e9 sintomi, n\u00e9 la gravit\u00e0 delle malattie veneree, a ricorrere a metodi anticoncezionali che di per s\u00e9 sono tutto tranne che anticoncezionali, a non saper come ci si possa rivolgere ad un consultorio, a non conoscere le rispettive anatomie e a far parte del 1,64% delle gravidanze precoci, ossia quelle in et\u00e0 inferiore ai 20 anni, sul totale delle nascite annuali in Italia.\u201dIl collettivo del Liceo Primo Levi urla a gran voce la richiesta di poter avere un\u2019educazione che li formi come uomini e donne che sappiano stare al mondo, vogliono che lo stato possa garantire lo studio dell\u2019educazione civica, dell\u2019educazione ambientale, un\u2019educazione che faccia uscire delle persone maggiorenni in grado di confrontarsi faccia a faccia con il mondo adulto.<\/p>\n<\/div>\n\n\n\n

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La manifestazione si \u00e8 conclusa nel campo di atletica della scuola con pi\u00f9 di trecento studenti partecipi e desiderosi di cambiamento. In ultimo \u00e8 stato affrontato il tema della disposizione ministeriale riguardo l\u2019esame di maturit\u00e0: \u201ccapiamo il punto di vista del ministro Bianchi e di coloro che hanno deciso di reintrodurre la seconda prova scritta, capiamo il fatto che vogliano ridare dignit\u00e0 alla maturit\u00e0 classica e soprattutto capiamo il fatto che lo stiano facendo per noi, per permetterci di affrontare il primo grande esame della nostra vita in modo rigoroso e dignitoso. Tutti vogliono tornare alla normalit\u00e0, noi per primi, ma non si pu\u00f2 tornare alla normalit\u00e0 con uno schiocco di dita e sperare che coloro ovvero noi che si sono fatti pi\u00f9 di un anno e mezzo di didattica a distanza si adeguino a questa decisione tardiva, istantanea e pericolosa. La normalit\u00e0 va preparata, progettata e lavorata, e magari proposta in tempi che ci permettano almeno di realizzare quello al quale dobbiamo prepararci. La nostra generazione ha vissuto qualcosa di unico. Non una guerra, non una carestia. Ma visto che \u00e8 di didattica che stiamo parlando, abbiamo vissuto un periodo mai visto prima nel campo della didattica, questo nessuno lo pu\u00f2 negare. La nostra \u00e8 consapevolezza di non essere abbastanza preparati per poter affrontare il primo grande esame della nostra vita. Cosa vi aspettate da noi?\u201d.\u00a0<\/p>\n\n\n